Come una fenice. Dopo la dura sconfitta della scorsa giornata sul campo della Pro Novara, non poteva esserci appuntamento più difficile: ospitare il Bulè Bellinzago capolista del girone. Sulla carta tutto spacciato; sul campo tutta un’altra storia.

Una partita giocata con lucidità, con la consapevolezza di dover soffrire ma con il coraggio di creare e trovare l’occasione per attaccare. E a pochi minuti dall’inizio è proprio Oscar Ataupillco che trova l’imbucata per portare in vantaggio il Lascaris. Un 1-0 di fondamentale importanza, perché indispettisce gli ospiti che pur costruendo mancano di incisività sotto porta e che riusciranno a trovare il pari solo in piena ripresa.

Ma niente paura, perché quell’1-1 non ha la forza, non ha la concretezza per intaccare la compattezza del gruppo bianconero. Questa volta non c’è storia, non c’è scampo, Marcello Meloni è circondato da 20 leoni disposti a tutto. 20 perchè non sono solo gli 11 schierati in campo a metterci la grinta, ma ogni singolo tassello è presente e pronto a supportare il gruppo.

Ed è proprio da quella panchina che il tecnico attinge per riprendere in mano il risultato. Subentra Alessio Palumbo, e in men che non si dica, con l’istinto e la fame da vero attaccante mette la firma sul raddoppio. Un 2-1 che racconta di un squadra che ci crede, e che quando ci crede può fare bene per davvero, nonostante tutto e difronte a qualsiasi avversario.

Così bene da trovare anche il 3-1 su sviluppo da calcio d’angolo. Alessandro Celestri magistrale dalla bandierina, pennella per Leonardo Pretti che alla fine trova lo spazio per infilarla in rete e togliersi la soddisfazione del gol.
Vola così la fenice Lascaris, capace di risorgere dalle proprie ceneri per brillare più forte di prima. Vola in alto facendosi valere con avversari di alta quota e dimostrando di avere ancora tanto da raccontare.
Alla prossima… diamo il meglio!