3-1. Poco da dire. Poco da fare.
Si pagano cari i primi 10’ di gioco, con la Pro Eureka che va in vantaggio sfruttando un calcio d’angolo e che poco dopo trova il raddoppio grazie ad una personalissima azione di Diego Sussetto. 2-0 per i padroni di casa e per come stanno le cose si potrebbe anche temere un’imbarcata.
Invece torniamo in pista, riaccendiamo gambe e cervello e ci mettiamo all’inseguimento del risultato.
Salomon fa da fulcro, dalla trequarti arretra per recuperar palla e traina il gioco in avanti. Una volta cerca Palumbo, che ben marcato é costretto a scaricare su Capra che non trova lo specchio; un’altra apre direttamente per l’esterno che però mira alto.
Nel mezzo Birtolo ci prova con un tiro da fuori, mentre Pretti tenta dalla trequarti poco prima di servire Clerici (prima partita per lui in bianconero) ma nulla di fatto. Fine primo tempo ed è ancora doppio vantaggio per la Pro.
Al rientro dagli spogliatoi si cambia modulo, difesa a 3 con Bellocchio che ritrova il suo ruolo da centrale dopo che Capitan Dolce non ce la fa a continuare e chiede il cambio. Dentro anche Lungu per Brossa e Affinito per Birtolo. Ci va qualche minuto di assestamento e si ricomincia a macinare campo, ci si propone in avanti ma il gol resta un miraggio. Così, nel rispetto delle più drammatiche regole non scritte di questo sport, nel nostro miglior momento, i padroni di casa conquistano un altro calcio di punizione con il quale firmano il 3-0.
A poco servirà la rete di Alessio Palumbo al 40’ per tenere accese le speranze di poter ribaltare la gara. E nonostante una punizione pericolosa battuta da Salomon sul finale, la gara é destinata a chiudersi in sconfitta.
Poco da dire. Poco da fare. Voltiamo pagina.