Per scalare una montagna serve la tecnica, serve la perseveranza, serve crederci fino in fondo, serve trovare un accordo tra te e la parete rocciosa per riuscire a raggiungere la vetta. Scalare una montagna è un po’ come giocarsi quella partita che potrebbe, per la prima volta nella storia, aprire l’accesso alle semifinali di Coppa Eccellenza.
Ebbene, i ragazzi di Marcello Meloni, quella partita l’hanno giocata e l’hanno fatto senza esclusione di colpi contro un Aygreville per nulla disposto a concedergli la gloria.

 

Un quarto di finale che li vede andare in vantaggio grazie allo zampino di Marco Di Bari che (dopo essersi avvicinato al gol cilindrando in pieno l’estremo difensore avversario) sblocca la gara su sviluppo di un calcio d’angolo magistralemente battuto da Filippo Di Carlo.
Vantaggio che però dura poco, perchè le aquile prima trovano il pari su calcio di punizione e alla ripresa raddoppiano dal dischetto a un quarto d’ora dalla fine. Un rigore che potrebbe spezzare le gambe e le speranze, ma non per chi resta in partita fino all’ultimo minuto, con la fame e la consapevolezza di avere ancora qualcosa da dire. Ed è così che a 180 secondi dalla fine Andrea Salomon (subentrato d’eccezione) arriva per primo su una palla sbucata da un mischione e infila in rete segnando quel 2-2 che apre le porte ai tempi supplementari. Un 2-2 che è segno premonitore, capace di cambiare l’inerzia della partita e portare i bianconeri alla vittoria grazie alla rete di Alessio Palumbo che imbuca la rasoiata dal fondo di Leonardo Pretti. 

3-2 ed è tutto vero: il Lascaris, per la prima volta nella sua storia, conquista l’accesso alla semifinale di coppa eccellenza. Un traguardo mai raggiunto prima, un traguardo che infonde fiducia negli animi di una delle squadre più giovani di tutta la categoria e che scrive un pezzo di storia della società. 

Fiduciose anche le parole del tecnico Marcello Meloni: “Non è stata la partita perfetta, in alcuni momenti abbiamo commesso qualche errore tecnico concedendo qualche spazio di troppo agli avversari. Ma i ragazzi non hanno mai smesso di restare in partita e questo è il segnale che stiamo acquisendo sicurezza e consapevolezza di ciò che possiamo fare. Hanno combattuto e giocato fino all’ultima palla con una perseveranza che ci ha portato a vincere. Dopo il gol di Palumbo, non abbiamo calato l’attenzione difendendo il risultato fino al triplice fischio e conquistando così la semifinale. Adesso la testa vola già alla gara contro il Bulè, dove voglio vederli scendere in campo con gli stessi “occhi della tigre”.

Sarà dunque contro il Bulè Bellinzago che i nostri bianconeri dovranno avere la meglio per puntare dritti alla Coppa. E se vincendo contro l’Aygreville hanno scritto un pezzo di storia, contro i novaresi sarà il caso di riscrivere il risultato di quella semifinale di coppa Promozione persa due stagioni fa: adesso che la cima della montagna è così vicina, vietato perdere quota!

#Diamoilmeglio